Da quando ho messo piede a Firenze, il lampredotto è diventato il mio piccolo piacere guilty, quel sapore rustico che sa di strade antiche e di mercato. Ricordo la prima volta che l’ho assaggiato: il profumo intenso e avvolgente di quel lampredotto in umido, cotto lentamente con pomodoro e odori, mi ha conquistata all’istante. Ecco, oggi voglio portarti un pezzetto di quella tradizione, ma in una versione semplice, quasi come se lo preparassi nella mia cucina di sempre, senza troppi fronzoli ma con tutto l’amore e quel tocco casalingo che riscalda il cuore (e la pancia!). Pronta a scoprire il calore autentico di un piatto che parla di Toscana e di convivialità? Mettiamoci il grembiule e iniziamo insieme!
Informazioni rapide
- Porzioni: 4
- Tempo di preparazione: 20 minuti
- Tempo di cottura: 90 minuti
- Tempo totale: 110 minuti
Perché questa ricetta è fantastica
Questa ricetta di lampredotto in umido è quel mix perfetto di rusticità e delicatezza che ti conquista subito. La carne, tenera e succosa, si scioglie in bocca, avvolta da una salsa profumata che sa di pomodoro, aglio e prezzemolo fresco. È un comfort food vero, che coccola e rasserena con ogni forchettata, senza complicazioni inutili. Perfetto per chi, come me, adora portare in tavola sapori autentici, ma senza passare ore ai fornelli. Tra l’altro, diciamolo: il lampredotto in umido è così buono che potresti fare un patto di non condividerlo!
Ingredienti
Per il piatto principale:
- 600 g di lampredotto (trippa di bovino chiusa pulita)
- 400 g di passata di pomodoro
- 1 cipolla media
- 2 spicchi d’aglio
- 1 mazzetto di prezzemolo fresco
- 30 ml di olio extravergine d’oliva
- 100 ml di vino bianco secco
- 1 cucchiaino di pepe nero macinato
- 1 cucchiaino di sale
- 1 foglia di alloro
- 400 ml di acqua calda
Per la salsa / guarnizione (se necessario):
- Peperoncino fresco o secco a piacere (facoltativo)
- Un po’ di limone fresco per spruzzare al momento
Come la preparo
Step 1:
Comincio tritando finemente la cipolla e gli spicchi d’aglio, quelli profumi che già promettono tanto. Scaldo l’olio extravergine d’oliva in una casseruola dal fondo spesso – qui serve pazienza e delicatezza – e soffriggo lentamente la cipolla e l’aglio fino a quando non diventano trasparenti, quasi dolci al naso.
Step 2:
Nel frattempo, taglio il lampredotto a strisce o pezzi di dimensioni simili: così cuociono tutti in modo uniforme. Aggiungo la carne nella casseruola, alzo leggermente la fiamma e la faccio rosolare per qualche minuto, mescolando piano ma senza fretta. Mi piace sentire quel leggero sfrigolio, segno che si sta creando la base di sapore. Attenzione a non far attaccare!
Step 3:
Sfumo con il vino bianco, lasciando evaporare l’alcol e facendo salire quell’aroma fragrante, poi aggiungo la passata di pomodoro, la foglia di alloro, il sale, il pepe e il prezzemolo tritato (una parte la lascio per la fine). Verso l’acqua calda coprendo appena la carne e lascio sobbollire a fuoco dolce, coperto, per circa 90 minuti. Qui la magia avviene lentamente: i profumi si fondono e la carne diventa morbida, perfetta.
Step 4:
Ogni tanto, apro il coperchio per dare una mescolata delicata e controllare il liquido – non deve mai asciugarsi del tutto, se serve aggiungo un po’ d’acqua calda a cucchiaiate. La salsa si addensa piano piano, diventa di un rosso intenso e brillante, e il profumo che si sprigiona è irresistibile. Quando il lampredotto si taglia con una forchetta senza opporsi, è il momento di spegnere.
Step 5:
Prima di servire, assaggio e regolo di sale se necessario. Spolvero con il restante prezzemolo fresco e, se ti piace, un tocco di peperoncino o una spruzzata di limone per dare vivacità. Io lo adoro così, semplice ma pieno di carattere. Lascio riposare qualche minuto e poi via, a tavola con un bel pezzo di pane casereccio per fare la scarpetta fino all’ultima goccia.
Consigli da esperta
- Se trovi il lampredotto già tagliato, ottimo! Altrimenti taglialo con un coltello ben affilato per ottenere pezzi regolari.
- La cottura deve essere dolce: niente fuoco alto, altrimenti la carne rischia di diventare dura.
- Non avere fretta: i 90 minuti sono il tempo minimo per ottenere la giusta morbidezza.
- Per un aroma più intenso, puoi lasciare la foglia di alloro anche durante il riposo finale, ma toglila prima di servire.
Errori comuni da evitare
- Saltare il preriscaldamento: fa sì che la carne non si rosoli bene e perda quel profumo ricco.
- Mescolare troppo: la trippa è delicata, altrimenti rischi di sfaldarla troppo presto.
- Cuocere “a occhio”: senza rispettare i tempi rischi una carne dura o troppo acquosa.
- Sovraffollare la casseruola: la carne deve avere spazio per rosolare, altrimenti cuoce nella sua acqua e non prende sapore.
Alternative e sostituzioni
- Se non ami il lampredotto, prova con altra trippa bovina, ma la consistenza cambia leggermente.
- Per una versione senza pomodoro, puoi usare un brodo vegetale ben saporito e un po’ di limone per dare freschezza.
- Vegani attenti: il lampredotto si può sostituire con funghi champignon o pleurotus tagliati sottili per una consistenza “morbida e saporita”.
- Per una versione senza glutine, attenzione solo al vino (scegli un’etichetta senza additivi).
Varianti e idee
- Per un tocco piccante, aggiungi peperoncino fresco o un pizzico di pepe di Cayenna verso fine cottura.
- Un pizzico di chiodi di garofano o pepe in grani nell’acqua di cottura aggiunge aroma speziato.
- Speziata all’orientale, con un po’ di zenzero fresco grattugiato e soia al posto della passata, per un’idea originale.
- Per una versione più leggera, usa meno olio e più pomodoro, e servi con insalata fresca a lato.
- Aggiungi una manciata di capperi o olive nere per una nota sapida in più.
- Guarnisci con una spruzzata di limone e prezzemolo fresco tritato, perfetta tocco finale.
FAQ (Domande frequenti)
- Posso prepararla in anticipo?
- Sì! Il lampredotto in umido migliora anzi il giorno dopo. Conserva in frigo in un contenitore ermetico fino a 2 giorni e riscalda lentamente in padella con un filo d’acqua o brodo.
- Posso raddoppiare la ricetta?
- Certo! Segui le stesse proporzioni, ma usa una casseruola più capiente. I tempi di cottura possono aumentare leggermente, verifica la morbidezza assaggiando.
- Posso sostituire il burro con olio?
- In questa ricetta non c’è il burro, ma se vuoi un tocco più cremoso puoi unire un pezzetto di burro a fine cottura. Con olio d’oliva resta autentica e più leggera.
- Come faccio a sapere che è pronta?
- La carne deve essere morbida al punto giusto, si taglia facilmente con la forchetta e il sugo si è addensato bene, profumato e avvolgente.
- Non ho il prezzemolo fresco, cosa faccio?
- Puoi sostituirlo con del basilico fresco per un tocco diverso, oppure un po’ di origano secco, ma il prezzemolo resta il migliore per questo piatto.
Come la servo
Io adoro servire il lampredotto in umido con una bella fetta di pane toscano croccante, magari appena tostata, così da fare la mitica scarpetta. Aggiungo sempre un’insalata verde fresca per un contrasto leggero e qualche spruzzata di limone per dare freschezza. Perfetto per una cena informale invernale o un pranzo domenicale in famiglia. Un bicchiere di vino rosso corposo, meglio se un Chianti, è il compagno ideale per esaltare tutti i sapori.
Note
- Conserva in frigorifero in un contenitore chiuso fino a 2 giorni, ma il sapore migliora col riposo.
- Riscalda lentamente a fuoco medio-basso, evitando di far bollire per non indurire la carne.
Pensieri finali
Adesso che hai in mano questa ricetta, scommetto che il lampredotto in umido diventerà uno di quei piatti che ami preparare ogni volta che vuoi coccolarti. Non ti resta che metterti ai fornelli e sorprendere chi ami con un abbraccio di sapore autentico, fatto in casa. Dai, su, la Toscana ti aspetta in cucina!
